La testa è lì, per terra. Si trovava lì anche la sera prima, quand’è stata ritrovata dai finlandesi di Frontex. In quel punto preciso tra il fienile, leggermente arretrato rispetto alla strada, e il fiume. Sta posata lì, davanti ai piedi del tenente Anastasis, a faccia in giù, lungo la sterrata, a pochi metri dalla linea che segna l’inizio della zona militare. Con uno scatto, l’agente Evangelos alza il colletto della giacca. Tra poco sarà mezzogiorno e il sole non si è ancora fatto vedere sulla pianura. Tutta la regione dell’Evros galleggia nella stessa nebbia, carica del respiro delle paludi.
Grecia, dicembre 2010. Dal confine turco, ogni giorno centinaia di migranti cercano di attraversare il fiume Evros mentre nel resto del paese imperversa una crisi economica senza precedenti. Evangelos, agente dell’intelligence a tre anni dalla pensione, riceve una telefonata nel cuore della notte: le guardie di Frontex hanno trovato una testa mozzata a Orestiada, nei pressi di un bordello in piena zona militare. La tensione politica è alle stelle e bisogna muoversi con cautela; lasciata Atene, Evangelos inizia così la sua indagine tra contrabbandieri di vite umane, loschi giri di prostituzione e politici corrotti che speculano sul cosiddetto “muro greco”, una barriera di filo spinato che dovrebbe bloccare il passaggio a Occidente.
Nicolas Verdan è nato a Vevey nel 1971. Giornalista e scrittore, si divide tra la Svizzera e la Grecia. Con sei romanzi all’attivo, ha vinto numerosi premi. Autore di reportage sui Balcani e il Medio Oriente tra il 1998 e il 2006, oggi collabora con il magazine svizzero générations e tiene corsi di scrittura per una fondazione che si occupa del recupero di tossicodipendenti. Appassionato bibliofilo, nel 2016 ha aperto a Losanna la Molly&Bloom, una libreria antiquaria specializzata in prime edizioni del Novecento e romanzi polizieschi.
TRADUZIONE DI FRANCESCA COSI E ALESSANDRA REPOSSI
ISBN 978-88-7364-741-6
PREZZO € 18